METODOLOGIA

Il modello è innovativo sotto due punti di vista:

  1. La metodologia utilizzata che permette di gestire in modo ottimale gli indicatori economici osservati con diversa frequenza e tempestività.

  2. Gli indicatori esaminati: oltre a quelli tradizionali, come la produzione industriale e le indagini congiunturali presso le imprese, sono presi in considerazione indicatori meno diffusi ma significativi e disponibili quasi in tempo reale, quali, ad esempio, i consumi elettrici, il traffico su strada e alcune inchieste su imprese e consumatori.

La metodologia si basa sulla combinazione di vari modelli a frequenza mista che permettono di gestire in modo ottimale set informativi “sbilanciati”, ovvero contenenti indicatori economici osservabili con diversa frequenza e con differenti ordini di ritardo. Tale circostanza è ricorrente nella pratica delle previsioni econometriche, essendo gli indicatori economici rilasciati con diverso ritardo. Ad esempio, l’indice della produzione industriale viene rilasciato con 45 giorni di ritardo, mentre i conti nazionali trimestrali vengono pubblicati in versione definitiva con un ritardo di circa 70 giorni.

I modelli a frequenza mista permettono di incorporare tutta l’informazione disponibile in un dato istante di tempo senza limitarsi alla scelta di un omogeneo intervallo temporale di riferimento per gli indicatori. È inoltre garantito l’allineamento tra la serie del PIL mensile e i dati di contabilità nazionale trimestrale resi disponibili dalle statistiche ufficiali.

L’affidabilità dell’indicatore è avvalorata dal fatto che la metodologia utilizzata è frutto dell’esperienza pluriennale del gruppo di ricerca costituito presso l’Eurostat per la realizzazione di un indicatore mensile dell’attività economica dell’area dell’Euro (EUROMIND) documentato in "Survey data as concident or leading indicators", C. Frale, M. Marcellino, G. L. Mazzi and T. Proietti  - Journal of Forecasting 2010, Vol. 29, issue 1-2. pp. 109-131.